La realtà è intrisa di follia, simile a una pioggia leggera che non è visibile ma si percepisce, scivolando sulla pelle e insinuandosi nelle pieghe più profonde del pensiero.
Ogni elemento, se esaminato troppo da vicino, inizia a vibrare con un’irregolarità che sfugge alla comprensione.
Le ombre sembrano muoversi quando non si osservano, i volti noti si deformano lievemente nella memoria, e le parole – anche le più semplici – si frantumano, perdendo ogni significato.
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