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Appunti Corti #51

Il Censis ha da pochi giorni rilasciato il rapporto annuale 2024 sulla situazione sociale del Paese, esattamente il numero 58°.Fra i vari dati, alcuni più di altri mi sono saltati agli occhi: – Il 53,4% degli italiani non sa se il potere esecutivo spetti al Governo. – Il 12,9% non sa calcolare 7×8. – Il 35,1% crede che Eugenio Montale sia stato un Presidente del Consiglio. – Il 36,4% crede che per essere italiani si debba essere cattolici. – Il 15,3% ritiene che l’omosessualità sia una patologia genetica. Se non fossero dei dati certificati da un’ente autorizzato e autorevole come il Censis, verrebbe da pensare che è opera di quei buontemponi di Lercio. Purtroppo invece è la pura verità, ed è questo il dramma. Ma facciamo finta di vivere in un Paese normale.

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Treni

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L’Italia entro il 2025 dovrà riprendere i rifiuti radioattivi stoccati in Francia e Regno Unito

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 Le scorie nucleari italiane stoccate in Francia e Regno Unito dovrebbero rientrare entro il 2025. Si tratta di un tema delicato, visto che al momento non è presente sul territorio nazionale alcun deposito con standard di sicurezza sufficientemente alti da accoglierle. Entro il 2025 l’Italia dovrà far rientrare oltre 235 tonnellate di scorie nucleari temporaneamente stoccate nel territorio dalla Francia e del Regno Unito, per cui abbiamo pagato dal 2001 a oggi circa 1,2 miliardi di euro. Ma dove le metteremo? Continua a leggere...

Preistoria

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Volevano...

Volevano tagliare le accise sulla benzina, le hanno aumentate sul gasolio. Volevano eliminare la Fornero, si alzano i requisiti per andare in pensione. Volevano abolire il canone Rai, lo hanno riportato a 90€. Volevano fare il blocco navale, hanno aperto un canile in Albania. Volevano tassare gli extraprofitti delle banche, hanno chiesto un prestito. Volevano tutelare le aziende di Stato, le hanno consegnate a mani straniere. Volevano cancellare le liste d’attesa nella sanità, 4,5 milioni di italiani rinunciano alle cure.

Avanti salvino!

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José “Pepe” Mujica, ex storico presidente dell’Uruguay, sta morendo: la sua lezione finale sulla vita (e sulla morte)

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José “Pepe” Mujica ha scelto di non sottoporsi ad ulteriori cure dopo che il tumore ha intaccato tutto il corpo. Il mondo si prepara a dire addio ad un leader che ha fatto dei diritti civili la sua bandiera José “Pepe” Mujica, ex presidente dell’Uruguay, ha scioccato il mondo annunciando che il tumore all’esofago, diagnosticato nell’aprile 2024, si è diffuso in tutto il corpo. Nonostante i primi trattamenti di radioterapia avessero ridotto la massa tumorale, la malattia è tornata più aggressiva e ha raggiunto anche il fegato. Mujica, che oggi ha 89 anni, ha deciso di non sottoporsi a ulteriori cure, ritenendo che il suo corpo, già provato da due malattie croniche, non sarebbe in grado di sopportarle. In un’intervista al settimanale uruguaiano Búsqueda, Mujica ha spiegato la sua scelta: Continua a leggere...

Antifascisti

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Keep...

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Fascisti su marte

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La7

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Nell'informazione italiana sporcata da rai e mediaset cresce la rete più onesta.

The Beatles - Nowhere Man (Munich Germany 1966)

 

La pet therapy arriva in ospedale per i pazienti oncologici: la splendida iniziativa di Bologna

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L’ospedale Bellaria di Bologna introdurrà la pet therapy come parte integrante del percorso di cura dei pazienti oncologici che potranno accarezzare e giocare con gli animali A partire da questo mese, l’ospedale Bellaria di Bologna avvierà un’iniziativa innovativa nel trattamento dei pazienti oncologici, introducendo la pet therapy come parte integrante del loro percorso di cura. Il progetto, denominato “4 zampe per la vita: Pet therapy al fianco dei pazienti oncologici”, è il primo in Emilia Romagna a coinvolgere animali appositamente addestrati per supportare i malati all’interno di una struttura ospedaliera. Continua a leggere...

Poveri

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Immigrati

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Idioti

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Captcha

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Parlateci di Bibbiano

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Vergogna Italiana

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Queste sono le immagini di Acca Larentia ieri sera. Anche quest’anno, questi avanzi di galera si sono presentati in 1300 davanti all’ex sede dell’Msi per onorare i camerati morti Mai erano stati così tanti. Mai avevano alzato così la testa. Mai così protetti dalla politica ai massimi livelli e da un clima di totale impunità. Le forze dell’ordine avrebbero dovuto sgombrare tutti E invece hanno fermato e identificato l’unica persona che ha avuto il coraggio di gridare “Viva la Resistenza”.

Frutta

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  Quando un Paese inizia ad appaltare i sistemi di difesa a multimiliardari stranieri, quel Paese è al capolinea. Abbiamo già dato la rete fissa di Telecom ad una multinazionale statunitense ed appaltato la cybersicurezza ad Israele. Oggi ci accingiamo a riempirci di satelliti di proprietà di un miliardario sudafricano-statunitense che per altro ricopre un incarico governativo in un altro Paese. Satelliti che serviranno a supportare comunicazioni riservate dello Stato e del Governo. Poi si stupiscono se, com’è accaduto oggi, la direttrice dei nostri servizi segreti si dimette. Non abbiamo più nessuna autonomia. Siamo alla frutta. Leonardo Cecchi

Appunti Corti #50

“Francesi col basco e italiani col cappuccio: due pesi, due misure”C’è una strana legge non scritta che vige quando si parla di scioperi e manifestazioni. I francesi scendono in piazza? È chic. Li immaginiamo con il basco, un croissant in una mano e un cartello di protesta nell’altra. Romantici, eroici, degni di un romanzo di Victor Hugo. Si parla di rivoluzione, di popolo che lotta per i propri diritti. Applausi, condivisioni sui social, magari ci scappa pure una citazione da Sartre. Gli italiani invece? Basta un treno cancellato o un volo in ritardo e parte la solfa: “Eh, ma questi scioperi non servono a niente!”, “Tanto non cambia nulla, perché bloccare proprio oggi?”. Nessun basco, nessun romanticismo: solo cappucci tirati su e bestemmie sussurrate in fila alla stazione. Eppure, alla fine, il succo è lo stesso: si scende in piazza perché qualcosa non va. Ma guai a dirlo ad alta voce, perché da noi lo sciopero non fa mai figo. Fa solo arrabbiare chi ha un treno da prendere. Forse do...

Patrioti senza macchia

Tre quarti di Paese e un intero governo fanno i patrioti senza macchia, i difensori dei valori cristiani a spada tratta e poi organizzano la finale di supercoppa Italiana di calcio in una capitale musulmana dentro uno stadio intitolato a un Re fanatico del Corano e pieno di tifosi musulmani. A chiacchiere ..a chiacchiere sono forti ma poi, di fronte ai soldi "evviva i musulmani" Se il re saudita lo chiedesse, sarebbe anche un coro al cielo di "Allah Hakbar".

Comunicazioni

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Peppino

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Peppino Impastato era comunista e lottava non solo contro la mafia, lottava contro quel sistema di potere economico e sociale del profitto che permetteva alla mafia di ingerire nello Stato, nelle aziende, nelle banche e nella politica.

Dediche

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Un napoletano che vota per salvini è come un pollo che vota per il cuoco.

Comunicazioni

A riguardo dei satelliti privati, teniamo sempre presente una cosa, che le comunicazioni nelle mani sbagliate possono diventare una terribile arma per la repressione!

Verifiche

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Indovina la differenza

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Neo cafons

Per capire che non stiamo andando verso un nuovo rinascimento basterebbe guardare l’orrendo gusto ”neo cafons“ della residenza di Trump tutta stucchi dorati, come un boss della droga calabrese alla ennesima potenza.