#52 – stucco

Oggi sono rimasto per un attimo “di stucco” nel vedere un annuncio appeso nella sala d’aspetto del mio veterinario. “Ricompensa di 500 euro a chi mi da informazioni o riporta a casa la mia “nerina”. E sopra la foto di una gattina nera come la pece e due occhioni cosi languidi da trasmettere una tenerezza infinita.. Ho provato a mettermi nei panni di chi ha messo quell’annuncio. Forse qualcuno che nemmeno li ha quei 500 euro promessi, forse anche pronta/o ad indebitarsi. Un azzardo, un tutto per tutto pur di riavere quella testolina sempre pronta a lasciarsi carezzare, quella codina scodinzolante e arruffata, quegli occhi languidi, quelle fusa a ripetizione, quelle sedute dietro la porta ad aspettare il tuo ritorno, o al balcone di casa, o tra le coperte, sotto le coperte, sopra le coperte… quello sguardo che ti punta sempre. E poi l’altra parte della medaglia. Quelli che gli animali li abbandonano. Chi abbandona un animale è un meschino, perché non conosce amore e pietà. Chi abbandona un animale è capace di qualsiasi gesto deplorevole, chi abbandona un animale è pericoloso come persona, come conoscente, come cittadino. Chi abbandona un animale è un ignobile balordo, uguale, se non peggio, a quei politici che abbandonano il popolo nella solitudine e nella miseria!

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