Gaber
Sono uno che ci crede ancora. Non so bene in cosa, ma ci credo. E sono malato di conoscenza, di voglia di cambiare le cose. Di credere che sia possibile vivere in modo non imbecille. E non è detto che gli anni della speranza non ritornino.
Giorgio Gaber
(25 gennaio 1939 – 1º gennaio 2003)
Commenti
Posta un commento