Frutta
Quando un Paese inizia ad appaltare i sistemi di difesa a multimiliardari stranieri, quel Paese è al capolinea.
Abbiamo già dato la rete fissa di Telecom ad una multinazionale statunitense ed appaltato la cybersicurezza ad Israele. Oggi ci accingiamo a riempirci di satelliti di proprietà di un miliardario sudafricano-statunitense che per altro ricopre un incarico governativo in un altro Paese. Satelliti che serviranno a supportare comunicazioni riservate dello Stato e del Governo.
Poi si stupiscono se, com’è accaduto oggi, la direttrice dei nostri servizi segreti si dimette.
Non abbiamo più nessuna autonomia.
Siamo alla frutta.
Leonardo Cecchi
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