Svastiche
Massa: Cancella una svastica. Condannato a 4 mesi o 1800 euro di multa.
Massa, dove Dario Buffa, “reo” di aver coperto i simboli nazisti disegnati di alcuni edifici. Per quella azione, quasi un anno è stato raggiunto da un decreto penale che lo condanna a 4 mesi di reclusione o 1800 euro di multa.
“Io a vedere nella mia città, medaglia d’oro alla Resistenza, tutte quelle svastiche non ce la facevo. Sono andato nel parcheggio del mercato coperto e ci ho disegnato sopra delle X, per cancellare quei simboli. Sono stato chiamato in Questura: mi hanno denunciato per imbrattamento di spazi pubblici. Io non ho fatto nulla di nascosto, sono andato a coprire, camuffare quelle svastiche, a volto coperto, alle quattro del pomeriggio, quando c’era ancora la gente a passeggio. Mi è stato detto che sarà denunciato anche chi le ha fatte, quelle svastiche. Ecco a me sembra una cosa completamente diversa. Marchiare gli spazi pubblici con delle svastiche è un’altra cosa. Ha un valore molto diverso e preoccupante“, ha raccontato Buffa.
Sulla vicenda si è espressa anche la “Casa rossa occupata”, che ha sottolineato la propria vicinanza a Dario e ha invitato alla partecipazione al presidio: “Noi non ci stiamo, da sempre e per sempre siamo antifascisti. Per questo invitiamo tutti i singoli, le realtà, gli abitanti di questo territorio che non stanno coi nazisti a un presidio mercoledì 27 dicembre alle 15 in piazza Berlinguer (sopra al parcheggio del mercato coperto) per realizzare tutti insieme un murales che copra le svastiche”. E aggiungono: “Cancellare le svastiche sui muri è considerato reato. Dario, un nostro compagno, è stato denunciato per aver cancellato le svastiche sui muri del parcheggio dell’ex mercato coperto in centro a Massa. Riteniamo che tutto questo vada ben oltre l’assurdo. È inaccettabile. Già un anno fa avevamo dichiarato che per noi cancellare una svastica non deve essere considerato reato, ma un atto eticamente, socialmente e politicamente giusto. Reprimere e condannare chi difende i valori antifascisti e antinazisti è vergognoso!” (Fonte)
Massa, dove Dario Buffa, “reo” di aver coperto i simboli nazisti disegnati di alcuni edifici. Per quella azione, quasi un anno è stato raggiunto da un decreto penale che lo condanna a 4 mesi di reclusione o 1800 euro di multa.
“Io a vedere nella mia città, medaglia d’oro alla Resistenza, tutte quelle svastiche non ce la facevo. Sono andato nel parcheggio del mercato coperto e ci ho disegnato sopra delle X, per cancellare quei simboli. Sono stato chiamato in Questura: mi hanno denunciato per imbrattamento di spazi pubblici. Io non ho fatto nulla di nascosto, sono andato a coprire, camuffare quelle svastiche, a volto coperto, alle quattro del pomeriggio, quando c’era ancora la gente a passeggio. Mi è stato detto che sarà denunciato anche chi le ha fatte, quelle svastiche. Ecco a me sembra una cosa completamente diversa. Marchiare gli spazi pubblici con delle svastiche è un’altra cosa. Ha un valore molto diverso e preoccupante“, ha raccontato Buffa.
Sulla vicenda si è espressa anche la “Casa rossa occupata”, che ha sottolineato la propria vicinanza a Dario e ha invitato alla partecipazione al presidio: “Noi non ci stiamo, da sempre e per sempre siamo antifascisti. Per questo invitiamo tutti i singoli, le realtà, gli abitanti di questo territorio che non stanno coi nazisti a un presidio mercoledì 27 dicembre alle 15 in piazza Berlinguer (sopra al parcheggio del mercato coperto) per realizzare tutti insieme un murales che copra le svastiche”. E aggiungono: “Cancellare le svastiche sui muri è considerato reato. Dario, un nostro compagno, è stato denunciato per aver cancellato le svastiche sui muri del parcheggio dell’ex mercato coperto in centro a Massa. Riteniamo che tutto questo vada ben oltre l’assurdo. È inaccettabile. Già un anno fa avevamo dichiarato che per noi cancellare una svastica non deve essere considerato reato, ma un atto eticamente, socialmente e politicamente giusto. Reprimere e condannare chi difende i valori antifascisti e antinazisti è vergognoso!” (Fonte)
Commenti
Posta un commento