La Lega propone la “castrazione chimica” per i colpevoli di violenza sessuale: l’Aula apre alla discussione. Fa piacere che qualche governativo faccia di tutto per far morire poveri cristi in mare e poi sposi idee di giustizia islamica.
Chi chiede pena di morte o castrazione chimica non ha capito che non è questione di libido ma di educazione al rispetto e che c’è una responsabilità sociale e culturale che tutti coloro che alimentano misoginia e maschilismo vogliono rimuovere con un colpo di spugna.
Insomma non è la mela ad essere marcia, è l’albero che è marcio. Il frutto è la conseguenza.
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