domenica 6 ottobre 2024

Coldiretti è la peste pricipale

Dopo 30 mesi dall'inizio della diffusione della PSA (peste suina africana) in Italia, si comincia ad ammettere che una delle cause principali della sua propagazione è la caccia! 

Coldiretti, per tutto questo tempo come unica e disastrosa decisione ha individuato la causa della diffusione della PSA nei cinghiali e spinto sullo sterminio di questi animali coinvolgendo addirittura l'ausilio dell'esercito creando danni irreversibili. 

“I cinghiali sono animali stanziali  che in condizioni normali restano nel loro territorio. Se sconfinano, lo fanno in poche occasioni e comunque ritornano sempre nella loro area. In ogni caso si tratta di piccoli spostamenti. Se però vengono cacciati scappano e si spostano in nuove zone. In questo modo perdono i riferimenti, diventano nomadi e finiscono nelle strade e nelle aree urbane.” 

Spiega Andrea Mazzatenta docente di fisiologia Università  Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara e docente di Psicobiologia e psicologia animale Università degli Studi di Teramo, che continua:

"La cosa da fare all’inizio dell’epidemia era recintare la zona dove è stata trovata la prima carcassa di cinghiale e lasciare che il virus facesse il suo corso”.  

Lo sterminio dei cinghiali, incentivato in tutti i modi da Coldiretti, ha portato alla diffusione incontrollata della PSA veicolata da cinghiali in fuga dai cacciatori, questo responso è lo stesso evidenziato alle autorità dal mondo animalista, mai preso in considerazione.

La caccia non è la soluzione contro la PSA.

La caccia provoca solo lo sterminio di poveri animali indifesi e favorisce largamente la diffusione dell'infezione.



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